Personale di servizio
ore:13-14
Sintesi: una cameriera si prepara a servire a una cena ufficiale di corte.
Sono Adélaide Joséphine, una servitrice di corte e oggi servo per la prima volta gli ospiti che verranno a pranzo a Versailles, un grande onore.
Stamattina mi sono alzata presto per sovrintendere le ragazze che lavano le stoviglie, che devono essere sempre solo in argento o in maiolica, e i bicchieri perfettamente puliti.
Poi mi sono occupata della biancheria da tavola: ho controllato che piegassero i tovaglioli in forme diverse (coniglio, cane con collare e chioccia con pulcini).
Subito dopo mi sono occupata del vasellame d’oro e d’argento che usano il re e la regina: ho racchiuso infatti le due posate in due cofanetti e ho preparato la salvietta umida che serve al re per pulirsi le dita alla fine di ogni portata. Questo io personalmente, è un onore che tocca solo a me.
Solitamente la regina mangia da sola in camera ma oggi, in occasione del pranzo pubblico, mangia assieme al re; la coppia reale si siede a tavola con le spalle volte verso il camino, che mi sono occupata di fare accendere.
Inoltre ho controllato che le dame che hanno il privilegio di stare in presenza della coppia reale rispettassero la dovuta distanza e che fossero seguite da signori e dalla folla dei curiosi.
Per quanto riguarda il cibo, ho fatto assaggiare tutte le quattro portate all’assaggiatore di corte: zuppe, arrosti, pasticceria e frutta.
Innanzitutto le zuppe sono carni o pesci bolliti accompagnati da legumi (le dame vanno matte per i piselli, legume alla moda).
Poi ho servito gli arrosti di carne e di pesce con insalate ornate da fiori (decorazioni che ho preparato assieme ad altre addette al servizio supremo del re) e le salsicce bianche che il grande cuoco Vatel ha fatto ordinare proprio per questa occasione.
Infine, come dolce, ho servito marzapani, millefiori, amaretti, creme al pistacchio e la frutta del giardino del re.
Come si può vedere a colpo d’occhio il cibo è molto grasso perché si fa uso di lardo.
Tra un piatto e l’altro c’è tutto il tempo di digerire: ogni pietanza viene presentata con una sua coreografia.
Ci sono guardie, un usciere, un maggiordomo che annuncia i vari piatti battendo il bastone a terra, un maestro di cerimonia, ufficiali che servono la carne, altri che servono le verdure, altri la frutta.
Le cucine si trovano lontano dalla sala da pranzo, perciò i servitori devono percorrere un lungo tragitto per portare i piatti a destinazione; parte di questo percorso si svolge all’aperto, in modo che altri cortigiani possano assistere a questo spettacolo. Le bevande vengono servite al re con inchini e passaggi di mano in mano: occorrono circa 8 minuti per porgere al re un bicchiere di vino. Ci vogliono 498 persone per cucinargli e servirgli il pranzo.
A fine pasto forse qualcuna di noi potrà assaggiare qualche resto, ma il più verrà buttato.
Se penso al popolo francese che muore di fame…ma intanto io sono qui e mi sono conquistata un posto al sole. Non immaginate quanta fatica per ottenere un posto nella sala di fronte al re.