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Medico di corte

ore 18 - 19

Sintesi: il medico francese Armand si ritrova a lavorare alla corte del re Luigi XIV, il quale inizia a manifestare diverse malattie.

Sinceramente non so nemmeno io come mi sono trovato a lavorare qua.

Ho fatto il clistere a madame Amélie, la quale sembrava in fin di vita, ed è stato un successo: sembrava rinata. A parte l’orrore di questa pratica, svolta per di più sotto gli occhi di numerosi parenti, è proprio ora che la situazione si complica decisamente, è adesso che iniziano i guai perché sono diventato uno dei medici di corte e oggi devo dare il responso sulla cura da praticare al re Sole.

Ormai è tarda notte, finalmente ho concluso il lavoro, e posso dire due cose su Luigi XIV, su come appare e su come effettivamente è, sperando che questo misero taccuino non venga letto mai da nessun altro; Luigi XIV è tutta un’altra persona rispetto a quello che mostra agli altri. Egli davanti agli occhi di tutti sembra proprio un sole, brilla di luce propria; i suoi capelli sono lunghi, folti, affascinanti e intrigano tutte le dame che osano osservarlo. É alto e indossa vestiti abbaglianti, tuttavia la verità è proprio un’altra... Quattro giorni mi sono bastati per scoprire cose che mi sarei risparmiato volentieri.

Egli, all’età di nove anni, è stato colpito dal vaiolo, una malattia infettiva molto contagiosa, difficile da sopportare per un bambino così piccolo, ma fortunatamente ce l’ha fatta. Tutto sembrava procedere bene senza troppe complicazioni, ma a 35 anni una febbre tifoide gli causò la perdita dei capelli; a 48 anni, invece, fu colpito dalla malaria, malattia che si trasmette attraverso le punture di zanzare infette. Diciamo che il re non fu proprio fortunato in quanto a salute e la mancanza di cure e medicinali, di certo non l’ha aiutato. Domani proverò a fargli un salasso per cercare di dargli un po’ di sollievo, anche se non so quanto possa funzionare…

Ah, già! Quasi mi scordavo di raccontare la parte più divertente. Luigi XIV ha fatto costruire questa fantastica reggia, dove mi trovo in questo istante, per ospitare tutti gli aristocratici, e non solo. Devo dire che ha proprio pensato a tutto: ha curato ogni singolo dettaglio e infatti ha impiegato 54 anni per costruirla; ma non è riuscito a garantire anche un’igiene adeguata, un po’ di bagni e qualche spazio per potersi lavare e, forse per i troppi impegni, forse per la poca voglia, o per chissà quale motivo, il nostro insuperabile sovrano, si è “scordato” di una cosa molto importante per la salute, che aiuterebbe soprattutto la sua: lavarsi. Sarà strano ma lo splendido re Sole in tutta la sua vita si dice si sia lavato soltanto due volte, una quando era più piccolo e una quando era un po’ più grande.

Ma adesso cambiamo discorso, parliamo della sua chioma. Quello che c’è sotto la parrucca è tutta un’altra cosa. Purtroppo portarla per tanto tempo senza mai toglierla provoca prurito, arrossamento, infezioni… diciamo che la sua vera testa non è proprio uno spettacolo, e ammetto che preferisco vederlo con la parrucca. L’ultima cosa che devo raccontare è quella che mi fa più ridere… Proprio ieri ho notato che dei servitori, al momento della vestizione, mettevano delle scarpe al re; ma non scarpe qualunque… scarpe col tacco! Ebbene sì; la sua statura non è alla sua altezza e perciò cerca di rimediare alzandosi di qualche centimetro.

Devo dire che mi sono divertito a raccontare queste curiosità, anche perchè non ne ho mai parlato con nessuno e quindi perchè non parlarne con un un taccuino? Adesso, però, si è fatto tardi, ed è meglio che vada a riposare perché domani sarà una giornata piuttosto impegnativa.                                                                                                                                

 

                                                                                                                       26 Ottobre 1708

                         

Oggi ho fatto un salasso al mio sovrano. Non so se sia veramente così ma mi sembra che sia un po’ migliorato. Ho eliminato gran parte del suo sangue per dargli un po’ di sollievo, diminuendo temporaneamente la pressione sanguigna. Questo metodo l’ho imparato da mio nonno Antoine, il quale faceva il medico di corte come me. All’età di 33 anni, durante il pieno della sua carriera, è stato accusato di aver cercato di ammazzare il re precedente, Luigi XIII, padre del Re sole, facendogli bere una specie di veleno mortale al posto di una medicina. Non so quanto questo possa essere vero; non riesco a pensare che mio nonno, uomo tanto gentile e generoso con tutti, possa aver fatto qualcosa di simile. Però è anche vero che in quel periodo, in quel lontano gennaio del 1523, stava attraversando un momento della sua vita abbastanza difficile, e io, pur essendo piccolo, lo vedevo diverso, arrabbiato con chiunque. La faccio corta: mio nonno non fece proprio una bella fine... ebbene sì, bruciato vivo sul rogo. E meno male che nessuno sa che la persona che adesso cerca di salvare il sovrano, figlio del precedente re, è il nipote del cosiddetto “assassino”, ossia il sottoscritto. Ma adesso andiamo avanti.

Il sovrano, in questo momento, penso che stia riposando, poiché dopo la cura ricevuta ha bisogno di dormire un po’. Mentre lo visitavo sentivo dei cattivi odori nonostante i numerosi profumi che utilizza e quando l’ho fatto alzare in piedi e camminare, ho notato che zoppicava, faceva fatica a fare qualche passo per la postura traballante. Non mi sembra che le cure adottate fino ad adesso abbiamo fatto qualcosa e presto dovrò rimediare...

                                                                                                                        27 Ottobre 1708

 

Il mio sovrano oggi si è svegliato con una colazione abbondante, come, del resto, ogni suo pasto. Camminava addolorato verso la sala visite con dei cuscinetti sotto i piedi e mi ha chiesto di trovare qualche rimedio ai suoi dolori.  É adesso che la mia testa va in confusione, perchè tutte le cure che conoscevo le ho provate e ora, sinceramente, non so più cosa fare. Adesso devo proprio scappare… devo trovare dei libri di medicina e qualche cura in più , sennò dovrò presto dire addio a questo lavoro e finirò senza una casa; perciò non so se nei giorni che seguiranno riuscirò a scrivere.

 

                                                                                                                       7 Novembre 1708

Oggi finalmente ho finito di lavorare e ho qualche giorno di pausa. Sono riuscito a salvarmi trovando qualche cura e pratica nuova, come ad esempio il mercurio, metodo infallibile per ridurre il dolore.

Adesso il mio guadagno aumenta sempre di più e questa cosa devo dire che non mi dispiace affatto. Prima vivevo come un ragazzo qualsiasi, in campagna con la mia famiglia, e adesso mi ritrovo alla corte del Re Sole.. Ho del cibo, un tetto per ripararmi, degli amici e mi reputo  un ragazzo molto fortunato, soprattutto perché in questa epoca è molto difficile vivere, a causa di guerre, carestie, mancanza di medicine efficaci. Sinceramente credo che questo taccuino sia già abbastanza completo così. Lo terrò sempre con me e chissà, magari, un giorno lo leggeranno i figli dei miei figli. Ora devo andare, mi stanno chiamando dalla sala del sovrano.


Addio caro diario... che dio sia con me.

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