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Un ospite della nobiltà di toga

Ore: 16-17

Sintesi: un nobile ha appena acquisito il titolo e si stupisce di fronte a tanta ricchezza ma che ne disprezza anche un po’ il valore per invidia: osserva l’ambiente e si stupisce di lussi che nella sua casa, anche se è ricco, lui non ha.

 

Ho appena ricevuto l’incarico di notaio per l’acquisto di una dependance di un’abitazione suburbana della contessa Catherine Bellier, a questo scopo sono stato invitato a corte dove, come nobile di toga, so che non sfigurerò sicuramente: io il mio titolo me lo sono guadagnato sul campo, mica come questi mangiapane a tradimento che nemmeno pagano le tasse.

Credo sarà la mia occasione per capire come conquistare uno degli appartamenti a Versailles.

La mia guida è Renato Cossè e mi riceverà oggi a metà del pomeriggio.

Il conte Cossè mi ha portato in giro per la reggia e mi ha mostrato i giardini, belli e grandi, ma c’è un puzzo insopportabile, peggio che la latrina nella casupola della mia cameriera. La sala degli specchi, una magnificenza infinita, quella sì che è una bella stanza: i giochi di luce che si creano sono incredibili.  Le stanze reali sono molto grandi e lussuose, decorate in maniera spettacolare, con i soffitti affrescati e le pareti piene di quadri e stucchi dorati, ma ho notato che il caminetto nella camera da letto del re non è d’oro massiccio, è solo laccato, mah! da gente così non me l’aspettavo!

Lo sanno tutti che i veri nobili sono quelli di toga, mentre quelli di spada sono solo dei tirchi che non hanno neanche soldi per un caminetto d’oro, ma chiudiamo la parentesi. Le sale da ballo sono enormi, possono contenere l’intera Francia, ma sopra a dei tavoli vedo una cosa incredibile. I camerieri per caso sono stupidi? Lo sanno anche i bambini che il coltello va a destra e la forchetta a sinistra. Infine la chiesa, in cui si celebra la messa, non è molto grande, ma è rifinita con eccellenti stucchi e un crocifisso meraviglioso, quasi degna di un re ricco e potente come il nostro Sole in Terra. Certo che poteva farla più grande ‘sta chiesetta, dato che si dice sia così devoto. L’unico problema me l’ha segnalato il conte. Non ci sono i bagni, ma io mi chiedo: il Re Sole, il più grande re di tutti i tempi come fa a non avere dei bagni dentro Versailles?

 

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